Anche Volvo sbarca nel settore delle auto elettriche. Lo fa dalla porta principale, ossia in occasione del Detroit Motor Show dall'11 al 24 gennaio prossimo, quando sarà presentata questa nuova Volvo C30, che potrà essere ammirata su strada già nel 2011, anche se sotto forma di test car.
In realtà un prototipo di questo veicolo, che si prevede abbia un'autonomia di 150 km e una velocità massima di 130 km/h, è già stato costruito e presentato a settembre di quest'anno. La C30 proposta il mese prossimo oltreoceano prende spunto proprio da qui, come spiega Lennart Stegland, direttore dei veicoli speciali della casa svedese del gruppo Ford: "Il prototipo ci è servito per identificare gli eventuali problemi, quali la tenuta delle batterie e il tema della sicurezza. Abbiamo affrontato questa sfida creando la C30 e dandole personalità e facilità di guida. E il risultato è stato eccellente, visto che quello di Detroit sarà un prodotto completo".
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Nel 2010 sarà poi la volta della costruzione di ulteriori esemplari da utilizzare come auto in prova da parte di addetti ai lavori, che ne valuteranno pregi e difetti nell'arco di 2 anni. L'azienda nata a Göteborg nel 1927 non è stata lasciata sola in queste fasi, visto che l'autorità svedese per l'energia ha finanziato il progetto e la realizzazione della C30 con circa 15 milioni di euro.
Ma il lavoro della Volvo è più complesso di quanto sembri, dato che non si sta solo creando un'auto nuova di zecca con una tecnologia che non si sa ancora bene come risponda nei test stradali: si stanno progettando anche i dettagli degli stabilimenti che la produrranno e i servizi che saranno necessari ai clienti, con l'obbiettivo di fare dell'acquisto dell'auto elettrica una scelta vantaggiosa.
Ma come sarà la C30 elettrica? Sarà praticamente identica a una Volvo C30 "normale", con gli stessi standard di sicurezza e lo stesso spazio nell'abitacolo. L'aspetto più evidente sarà la strumentazione di bordo e il cruscotto, che terranno in grande evidenza dal punto grafico la velocità e l'autonomia residua. Guidarla, magari sulle distese innevate della Lapponia svedese, sarà sicuramente un'esperienza a cui non si è abituati: nessun rumore e potenza subito disponibile per accelerate immediate.
Va perfezionato il sistema di trasmissione che sia al tempo stesso sicuro e agile e in grado di utilizzare al meglio la spinta delle batterie che utilizzano circa un quarto dell'energia di omologhe auto a combustibile fossile, con la conseguenza di veder aumentare in maniera esponenziale la domanda di auto di questo tipo, visto anche il parallelo aumento del prezzo della benzina. "Purché abbiano gli stessi standard qualitativi e di sicurezza dei modelli a benzina. E in questo il governo e le autorità svedesi e internazionali devono aiutarci ad abbattere i costi di produzione delle batterie al litio da 280 kg" aggiunge Paul Gustavsson, direttore auto elettriche Volvo Cars.
di Andrea Barbieri Carones 18/12/2009
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